Facciamo chiarezza su cos’è lo schema di certificazione volontario “Aria Pulita”, promosso da AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali.
Si tratta della prima certificazione di qualità in Italia che permette di valutare stufe e caminetti in base alle loro prestazioni ambientali, ossia secondo il rendimento energetico che offrono e le emissioni che producono.
Aria Pulita è una certificazione volontaria, nel senso che l’adesione è una libera scelta delle aziende produttrici. Con Aria Pulita il consumatore potrà infatti finalmente distinguere in modo semplice e chiaro tra i prodotti che garantiscono gli standard qualitativi più elevati attraverso un sistema di classificazione di merito da 2 a 4 stelle.
Minori emissioni significa ridurre le polveri sottili; maggiore qualità dell’aria e rispetto della salute e dell’ambiente.
Usare legna da ardere, cippato e pellet significa non solo contenere i costi di riscaldamento, ma anche fare una scelta di sostenibilità sia ambientale sia di tipo socio-economico.
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Maggior rendimento, significa aumentare l’efficienza; maggior calore disponibile in abitazione con costi gestionali decisamente inferiori e minor sprechi.
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Il decreto 26 gennaio 2017 del MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE ha definito per il riscaldamento domestico quali prodotti possono essere utilizzati, attraverso dei valori espressi in stelle.
L’espressione generale “PM” (Particulate Matter) definisce un “insieme di particelle solide e liquide” che si trova in sospensione nell’aria; in italiano esso viene indicato con il termine “particolato”.
Con i termini PM10 e PM2,5 si indicano le frazioni di particolato aereo disperso aventi diametro aerodinamico inferiore rispettivamente a 10 e a 2,5 µm.
Le dimensioni ridotte permettono al PM10 di penetrare attraverso le vie aeree fino a raggiungere il tratto tracheo-bronchiale, e al PM2,5 di penetrare più a fondo fino alla regione alveolare. Per questo motivo il PM2,5 viene spesso indicato con il termine “particolato fine”.
Il riscaldamento domestico è responsabile di poco meno di un terzo delle emissioni totali di PM10 e PM2,5 primario in Lombardia su base annua, e la combustione della legna è a sua volta responsabile di più del 90% di tali emissioni.
Nei mesi invernali il contributo della legna bruciata in ambito domestico supera il 40% del totale delle emissioni di polveri a livello regionale, ma tale contributo è anche più elevato nelle zone in cui il consumo della legna è più diffuso.
La parte più rilevante delle emissioni derivate dall’uso della legna è da attribuire ai piccoli impianti domestici: ai caminetti aperti, caratterizzati da basse rese energetiche (e il cui utilizzo è spesso legato a ragioni estetiche e ricreative) e alle stufe tradizionali, molto spesso poco efficienti.
Il decreto definisce anche l’utilizzo dei camini o stufe in base al livello delle polveri sottili. Se il livello del pm10 è superiore alla soglia per quattro giorni, tutti i prodotti inferiori alle 3 stelle, non potranno essere utilizzati. Se il livello del pm10 è superiore per 10 giorni consecutivi, anche i prodotti a 3 stelle non potranno essere utilizzati.
EDIL Ro.Mi. ha tutte le valide soluzioni sia a pellet sia a legna per sopperire a queste ristrettezze legali, offrendoti i migliori prodotti in commercio.